Capitolo
15 Cieco!!
Si
decisamente una pazzia. Se i primi due o tre colpi riuscì a vederli
e pararli facilmente il movimento per schivarli gli fece spostare il
cappuccio.
Improvvisamente
cieco Qhuinn incassò senza difendersi i due colpi successivi che lo
fecero cadere a terra inerme.
Se
fosse stato un combattimento vero sarebbe morto in pochi minuti.
Vishous
si fermò sopra di lui. A cavalcioni su Qhuinn alzò il pugno ma non
lo abbatté sul suo avversario. Qhuinn non avrebbe visto il pugno
arrivare mentre cercava disperatamente di prendere aria sotto al
cappuccio che si era appiccicato nuovamente alla sua bocca.
“Ok
ragazzo. E' tutto a posto. Riprendi fiato con calma ” gli disse
Vishous alzando gli occhi furenti verso il braccio di John che lo
teneva per la spalla.
Lui
iniziò a gesticolare temevo volessi colpirlo
gli spiegò lasciandolo libero e facendo un passo indietro.
“Non
temere John. Vishous non voleva certo fargli male, ma solo capire
come se la sarebbe cavata” lo tranquillizzò Rhage tirando fuori un
lecca-lecca e mettendoselo in bocca assorto.
Qhuinn
si tirò a sedere aggiustandosi il cappuccio e tenendo la testa
bassa. Lo sapeva che combattere sarebbe stato impossibile con quel
coso sulla testa.
“Forza
tirati su e riproviamo” lo esortò V allungandogli la mano.
Qhuinn
tirò su la testa e lo guardò da dietro i buchi. I suoi occhi
spaiati erano dilatati dallo stupore.
“E'
inutile Vishous. Come mi muovo questo coso si gira e non vedo più
nulla. Non si può combattere ciechi!” affermò sconsolato.
“Questo
lo dici tu!” la voce di Payne risuonò secca dalla porta. La bella
sorella di Vishous, fasciata nella pelle nera da guerriero, avanzò
fino a raggiungere il fratello “Ti assicuro che Wrath pur essendo
cieco sa combattere perfettamente. Non ti ricordi come mi ha
ridotto?” gli chiese inclinando la testa e sfidandolo ad obiettare.
“Si
ma Wrath è abituato” intervenne in difesa di Qhuinn, Blay
preoccupato.
“E
con questo?” si voltò Vishous a muso duro squadrando i ragazzi
con gli occhi che gli brillavano “Credete forse che non sia ancora
il più forte? Pensate forse che non potrebbe ancora battermi o
mettermi facilmente al tappeto? Lui ha solo imparato ad usare gli
altri sensi”
“Chiaro
e succinto. Devi smetterla di affidarti completamente alla vista
Qhuinn” intervenne Rhage.
“Impara
ad usare udito e olfatto per sapere dov'è il tuo avversario e le sue
mosse” intervenne Zsadist dandogli una pacca sulle spalle dal
dietro “e per far questo inizia con abituartici fin da subito” e
con una mossa veloce gli girò il cappuccio.
Qhuinn
divenne improvvisamente cieco nuovamente. Con il cappuccio girato non
vedeva più nessuno. Per un attimo si sentì sommergere dalla paura
poi prese un respiro abbassando la testa per non incollarsi il
cappuccio alla bocca e chiuse gli occhi concentrandosi sui suoi sensi
sviluppatissimi.
Vishous
davanti a lui sorrise nel sentire l'odore della sua determinazione
fuoriuscire dal corpo del ragazzo.
“Io
sono davanti. Indicami dove sono i miei fratelli” gli chiese per
fargli capire cosa voleva da lui.
Qhuinn
si concentrò non era difficile. Sentiva l'odore dei lecca lecca di
Rhage dietro di lui, quello della Glen Close di Bucht alla sua
destra, il profumo dolce femminile di Payne vicino a Vishous. Ed era
certo che l'odore metallico più discostato fosse quello della gamba
di Phury. Il respiro pesante e controllato non poteva essere che
quello di Z, mentre il fruscio metallico in sottofondo dovevano
essere le armi di John.
Ma
a colpirlo fu l'odore di Blay. Tante volte l'aveva sentito ma adesso
gli sembrava più dolce, più buono. Era odore di amicizia ed
affetto. Per fortuna non quello di vampiro innamorato altrimenti i
fratelli lo avrebbero preso per il cu*lo finché campava.
Con
la mano puntò i vari fratelli indicandogli e dando a ciascuno il suo
nome.
“Bravo.
Vedi non è difficile” gli disse sorridendo Vishous “I lesser
poi puzzano in maniera insopportabile normalmente...”
Qhuinn
sorrise da sotto il cappuccio. Combattere era un altra cosa certo,
ma aveva una settimana davanti... una settimana per imparare e questo
avrebbe dovuto bastare.
Beth
accompagnata da Wrath era ritornata nella sua casa. Stava
sistemando tutto e rimettendo in ordine le stanze per renderle
accoglienti ai suoi nuovi ospiti.
Era
contenta che Wrath avesse accettato la sua offerta. Ospitare Qhuinn
gli sembrava una cosa bellissima anche se adesso muovendosi fra i
ricordi della sua vecchia vita sentiva un pizzico di nostalgia.
Wrath
si era seduto sulla poltrona ad aspettarla e lei era sicura che la
stesse osservando da dietro gli occhiali da sole. Vestito da
combattimento il re era sempre più affascinante. I muscoli gonfi per
gli allenamenti che continuava a fare guizzavano sotto la maglietta
attillata nera. Malgrado la cecità era sempre un vampiro e un
guerriero e lei lo sapeva. Aveva messo le armi da parte per il bene
della sua razza ma lo spirito era sempre quello.
“Sei
malinconica leelan” le disse lui inclinando la testa da un
lato mentre annusava l'aria intorno a se.
“Tornare
qua ha risvegliato tanti ricordi” gli rispose poggiando una
fotografia sul tavolo, che la ritraeva al diploma, dopo averla
guardata attentamente. Adesso si sentiva più matura e anziana
malgrado fisicamente non fosse più invecchiata da quanto aveva
compiuto la transizione.
“Ti
manca la tua vita precedente?” chiese lui con un filo di tristezza
nella voce e una pacata curiosità.
“No.
Non potrei desiderare altro. Ma qui, ho lasciato tante cose, tanti
ricordi” spiegò lei accarezzando con una mano il divanetto sul
quale avevano fatto l'amore quando si erano conosciuti.
“Se
vuoi troviamo a Qhuinn un altro posto. Non sei certo obbligata a
cedergli la tua casa. Non voglio che tu ti senta forzata.” rispose
il re pensando che quello fosse il motivo del rimpianto del suo
amore.
“No.
Non è quello. E' che qui... qui è iniziato tutto” rispose con un
sussurro guardandolo con tenerezza.
Wrath
si alzò. Un gesto velocissimo e atletico malgrado la sua massa e
l'infermità e in un soffio le fu vicino.
La
sua bocca si posò sul collo di lei, le sue mani la strinsero
dolcemente accarezzandola facendole partire un milione di scosse su
per il corpo “Hai ragione questo posto è speciale, perché tu sei
speciale!” le mormorò risalendo con le labbra su per il collo e
scivolando poi a mordicchiarle con le zanne l'orecchio.
Lei
ridacchiò. Amava vederlo diventare dolce come un gattino, tenero e
romantico per lei. Era l'unica con cui lo facesse, l'unica per cui
buttava via la maschera da super macho - ammazza lesser. Per
gli altri vampiri era il re, giusto e determinato, deciso e sicuro,
un capo da ammirare, seguire, rispettare e temere.
Per
i nemici un incubo fasciato in pelle nera, una macchina di morte
senza esitazione, un avversario da abbattere a qualunque costo.
Ma
per lei era la sua ragione di vita, il suo amore infinito , il suo
sostegno o più semplicemente il suo splendido compagno.
E
lei lo amava per questo rispettandolo per quello che era,
accettandolo per il suo ruolo, smascherandolo nella loro camera da
letto quando soli si abbandonavano al piacere donandosi l'uno
all'altra in una comunione di fisico e spirito che non immaginava
neanche potesse esistere prima di averlo incontrato.
Il
suo amore... il suo re guerriero.
Le
zanne di Wrath si erano allungate come il suo desiderio che adesso le
premeva contro il fianco mentre l'odore del possesso e del vampiro
innamorato si spargeva tutto intorno a loro.
Lui
non era mai sazio di lei e anche Beth faceva fatica a trattenersi
quando lui gli era così vicino, così inebriante e invitante.
Ricordi
del loro primo contatto fisico le salirono alla mente risvegliando il
suo corpo ed eccitando ancora di più Wrath che annusò il suo odore.
“Credo
che sarebbe bello ricordare assieme leelan” le disse
stringendola ancora di più fra le robuste braccia godendo nel
sentire il suo corpo così caldo, profumato e già pronto per lui
mentre la sua mente pensava a una cosa sola Mia!!
Lei
ridacchiò nuovamente sentendo i muscoli sodi e forti stringerla
dolcemente come fosse fatta di cristallo e senza perdere un attimo
appoggiò le labbra sulle sue iniziando un lento bacio pieno d'
aspettative.
Guidato
dalla voce dolce e armoniosa della sua femmina Wrath la seguì
nella camera e ridendo come una bambina Beth gli afferrò la mano
e lo guidò sul letto.
“Qui
staremo più comodi” gli mormorò passandogli la mano sul membro
duro e lungo che premeva per ottenere libertà.
“Non
ho dubbi. Lascia solo che ti levi questi stupidi vestiti” ribatté
Wrath facendo le fusa come un gatto.
Lei
sorrise felice.
Il
re era cieco ma in certe cose ci vedeva benissimo, così come era
ancora bravo a combattere.
Gli
occhi non erano indispensabili, lui lo sapeva. Per quello aveva
chiesto a suoi uomini d'insegnare a Qhuinn a muoversi e combattere
senza usarli.
Per
questo sapeva che quel ragazzo avrebbe imparato a lottare con il
cappuccio. L'importante è che non uscisse da solo e per questo non
c'era che un modo. E di certo nessuno si sarebbe scandalizzato se
l'amicizia fra i due ragazzi fosse andata oltre.
Nessuno
di loro era un puritano, nessuno avrebbe avuto il coraggio di aprire
bocca. Nessuno poteva scagliare la prima pietra. Tutti loro avevano
avuto i loro problemi e nessuno si sarebbe scandalizzato se Blay e
Qhuinn fossero finiti a letto assieme.
Blay
osservava Qhuinn combattere alla cieca. Una volta capito cosa doveva
fare sembrava cavarsela abbastanza bene.
Ma
lui non era preoccupato per questo. Non aveva dubbi che avrebbe
imparato a cavarsela, infondo Qhuinn era un cazz*one ma sapeva il
fatto suo. Nooo a spaventarlo di brutto era l'altra parte del piano.
Wrath
gli aveva chiesto di trasferirsi da Beth con Qhuinn. Avrebbe dovuto
tenerlo d'occhio e controllare che non uscisse da solo a caccia di
lesser mettendosi così nei guai. Un vizio che Qhuinn
conosceva fin troppo bene!!
Ora
questo non era un problema, in qualche modo era abituato a
controllarlo a intervenire per salvargli il culo. Tante volte lo
aveva già fatto. Nooo non era certo questo a terrorizzarlo.
Ma
il convivere invece si.
L'averlo
tutti i giorni nella stessa casa, dormire così vicini senza nessuno
che potesse interferire, era, non solo preoccupante, ma decisamente
difficile da gestire.
Il
solo pensarci e immaginare la situazione risvegliava in lui pensieri
assai poco casti e un brivido freddo gli percorreva la schiena ogni
volta. Loro due a vivere da soli proprio come se fossero stati una
vera coppia. Brutto imbecille che non sei altro si disse
cercando di non pensarci e di concentrarsi invece sui pesi che alzava
in maniera ritmica.
Ma
d'altronde qualcuno doveva fargli compagnia e controllare che non
facesse cazzate come al solito e l'unico scoppiato era proprio lui a
parte Thor. Ma il fratello stava tornando a riprendere il suo ruolo
come capo della confraternita ed era necessario in casa per
coordinare le operazioni di caccia. E poi qualcosa suggeriva a Blay
che Thor aveva altri interessi nel voler rimanere alla magione...
interessi di tipo moltooo maschile!!
Blay
sospirò ancora una volta mettendosi seduto sulla panca e
guardando Qhuinn combattere contro Rhage. Se la cavava bene anche se
non era certo ai suoi livelli, ma tutti sapevano che tenerlo
segregato in casa sarebbe stato solo inutile.
La
cosa più difficile sarebbe stato combattere in presenza di armi ma
Zsadist aveva un idea precisa di come aiutarlo e Blay molta fiducia
nel fratello sfregiato.
Era
stato il loro istruttore al corso e sapeva quanto sul serio prendesse
i suoi compiti.
Si
Qhuinn dopo una settimana sarebbe uscito in grado di combattere
completamente cieco mentre invece non lo sarebbe stato sul serio in
quanto il cappuccio gli permetteva di vedere qualcosa.
E
con John e Xhex quella notte Blay si avvio fuori per le strade.
C'erano dei lesser da far fuori e dei tributi da recuperare.
Più
ne avessero recuperati velocemente e meno Qhuinn avrebbe rischiato
uscendo a combattere incappucciato. Era quella l'unica cosa che lui e
i confrtelli potevano fare in quella lunga settimana mentre il suo
amico si addestrava.
Qhuinn
faceva parte della confraternita malgrado non portasse il segno sul
petto, e nessuno si sarebbe tirato indietro o non avrebbe dato il
massimo per aiutarlo. Tutti avrebbero continuato a lottare con
determinazione fino al raggiungimento dei tributi, tutti avrebbero
lottato con assiduità indifferenti ai rischi e alle ferite in
nome di Qhuinn.