giovedì 28 febbraio 2013

CAPITOLO 13 Riunione


Capitolo 13    Riunione



La nottata era stata proficua ma inquietante. Zsadist appena rientrati andò a piantare la loro corona sulla porta di Qhuinn. Altre otto lingue di lesser pendevano dalla porta. Non erano poche ma avrebbero potuto essere di più.

Peccato rifletté il rude guerriero. La bestia di Rhage aveva deciso di farsi uno spuntino e a quel punto era stato impossibile recuperare i trofei.

All'inizio sembrava andare tutto bene. Lui e Phury avevano trovato una base di quei bastardi. Si erano avvicinati e aveva sorriso. C'erano almeno una ventina di lesser che si erano riuniti per qualche motivo. Un bel colpo di fortuna visto che ultimamente si nascondevano come ratti nelle fogne leccandosi le ferite dopo la morte di quel lurido verme strisciante di Lash.

Avevano richiesto rinforzi e lo sbirro con V e Rhage erano arrivati subito.

Stavano per attaccare quando la Banda di Bastardi capitanata da Xcor era piombata sul loro obiettivo.

A quel punto era scoppiato il finimondo. I guerrieri si erano tenuti in disparte uccidendo i lesser che scappavano dai Bastardi e recuperando le lingue fino a quando uno di quegli esseri puzzolenti aveva pensato bene di ferire Vishous e Rhage con una bomba carta. Non era stato per nulla carino da parte sua e la bestia di Rhage aveva deciso di intervenire e di farsi uno spuntino.

Il suo pasto era stato molto abbondante con gran dolore del povero Rhage che si trovava ancora a letto con la nausea ma soprattutto purtroppo i Bastardi si erano accorti della loro presenza.

I due gruppi si erano sfidati con lo sguardo ma quei figli di buona donna avevano preferito ritirarsi lasciando a loro il compito di ripulire la scena.

Zsadist non era molto soddisfatto. Sapeva che prima o poi si sarebbe arrivato ad uno scontro con quei cani sciolti e la cosa non gli faceva di certo piacere. Sembravano in gamba quei maledetti cacciatori di lesser, e l'idea di battersi con loro non era una sua priorità ma se avessero provato ad attaccare un fratello o insidiare il trono a Wrath... bhe avrebbero avuto bisogno di molta fortuna per il salvare il loro stupido culo.

Ma la cosa che spiaceva di più al vampiro sfregiato era il numero limitato di lingue recuperate. Otto solo otto. Maledizione! Che unite alle sei dell'altro gruppo facevano la bellezza di quattordici nemici uccisi. Di questo passo ci sarebbe voluto un intero mese per colmare il tributo da offrire e loro non avevano tutto quel tempo.

Non solo Qhuinn non avrebbe mai accettato di stare recluso per così tanto tempo in quella camera ma la Glymera si sarebbe chiesta come mai il ragazzo non fosse stato allontanato dal momento che si presumeva guarisse in molto meno tempo.

Forse avrebbero dovuto trasferire Qhuinn. Magari mandarlo in una delle tante case di Rehv o nel Commodore da Vishous, ma facendo così non lo avrebbero potuto sorvegliare e Zsadist era certo, che senza controllo, il ragazzo si sarebbe messo nei guai. Se avesse provato a combattere con il cappuccio si sarebbe fatto ammazzare sicuramente nel giro di poco. Ma ancora peggio sarebbe stato se qualcuno lo avesse trovato in giro senza. Per lui sarebbe scattata in automatico la pena di morte, senza revoca o perdono possibile.

Stava per andare a darsi una lavata che Phury lo chiamò dalle scale. “Zsadist, fra un ora siamo tutti convocati nello studio di Wrath” gli annunciò il gemello dirigendosi poi alle sue stanze.

Bhe se non altro avrebbe avuto il tempo di ripulirsi e di dedicarsi un po' alla sua shellan meditò Zsadist sfoderando le zanne e spargendo il suo odore.

Bella avrebbe avuto poco tempo a disposizione ma c'erano molti modi per renderlo fruttuoso.



Si ritrovarono tutti nello studio. Schiacciati a causa dei loro corpi e del numero che era cresciuto, quella sala sembrava sempre più piccola.

Wrath seduto alla scrivania annusò l'aria intorno a lui. I suoi guerrieri erano stanchi e preoccupati. Sapevano che il tempo era un fattore importante e sapevano che dipendeva da loro riuscire a trovare i trofei necessari a levare Qhuinn dai guai prima che il tempo scadesse.

Prima che qualcuno aprisse bocca la porta si aprì e Jane e Manello fecero il loro ingresso. Avevano l'aria preoccupata anche loro. Con l'aumentare degli scontri avevano dovuto aumentare anche il loro interventi.

Quella notte avevano dovuto ricucire Thor e Xhex . Mentre Vishous aveva riportato una piccola ma profonda ustione. Senza parlare di Rhage se ne stava seduto sul divano pallido come un fantasma con l'aria di dover rimettere tutto da un momento all'altro. Anche Butch sembrava stravolto malgrado V fosse già intervenuto su di lui ad aiutare lo sbirro.

Phury invece si era seduto vicino a Rhage e probabilmente aveva problemi con la protesi da come teneva la gamba stesa.

E Blay aveva la faccia da cane bastonato, il suo odore di tristezza stava iniziando ad infastidire il re che però si guardò bene dal riprenderlo intuendo come stavano le cose.


Schiarendosi la gola il re parlò.

La Glymera sa di Qhuinn. Ho dovuto informarli dell'accaduto anche se non ho fatto il suo nome e non ho specificato che è un soldato che collabora con noi. Sanno però che ospitiamo un morsit in convalescenza e purtroppo il problema è il tempo. Mi hanno concesso al massimo dieci giorni poi il ragazzo dovrà abbandonare questa casa per sempre, in questo sono stati inflessibili.” spiegò loro.

Un silenzio carico di tensione accolse le sue parole mentre John iniziava a gesticolare febbrile.

Non è possibile, ci vorrà almeno un mese prima di riuscire a trovare i trofei. Non possiamo abbandonare Qhuinn...

La traduzione di Tohr non sorprese Wrath. Sapeva perfettamente come stavano le cose. Era consapevole della situazione.

Qhuinn in che condizioni è?” chiese invece ai due medici.

Jane si strinse nelle spalle. “Credo sia a posto ma è difficile. Se anche avesse qualche problema residuo... non credo che lo direbbe” spiegò guardando Manny che si limitò ad annuire.

Non conosceva molto Qhuinn, ma sicuramente non era molto diverso dagli altri fratelli tutti muscoli ed onore, pronti a fare i duri in ogni occasione.

Oggi l'ha nutrito Marissa e domani credo che lo farà Cormia” andò avanti Jane rimpiangendo subito di aver parlato nel vedere le espressioni tristi e addolorate di Bucht e Phury e nel sentirgli scappare dalla bocca un gemito represso simile a un ringhio di dolore.

Malgrado i fratelli sapessero quali erano le intenzioni delle loro shellan non avevano voluto sapere chi o quando per evitare di soffrire inutilmente.

Scusate” mormorò lei a bassa voce a disagio nel sentire il loro profumo mischiarsi e inondare lo stretto ambiente.

Fa nulla. Non cambia niente” le rispose Phury con un sorriso tirato sul bel viso dolce.

E Fritz gli ha portato un bel vassoio di cibo” aggiunse Blay ripensando al colloquio avvenuto.

Che ha mangiato” aggiunse Tohr soddisfatto.

La Glymera farà pressioni. E' inaccettabile per loro che un morsit in buona salute viva nella reggia. Entro la scadenza fissata Qhuinn dovrà lasciare la casa” riprese Wrath con un sospiro.

Potrei ospitarlo nella casa di Ehlena. Sono sicuro che suo padre non farà una piega” intervenne Rehvenge.

E' più al sicuro al Commodore” ribattè Vishous.

Direi proprio di no invece. Quel posto è tanto lucubre che gli verrà l'esaurimento nervoso al ragazzo” intervenne Rhage ridacchiando

Senza contare la tentazioni strane” aggiunse Butch guardando storto il suo amico.

Lui non starà bravo bravo nell'appartamento ad attendere che noi si faccia il lavoro sporco. Se lo conosco un pochino Qhuinn vorrà combattere con noi” la voce piatta di Blay suonò come una condanna a morte.

Sarebbe una pazzia!” intervenne Xhex.

Eppure lo farà se non lo fermiamo” aggiunse Zsadist con un sospiro

Io farei lo stesso” aggiunse Phury dandosi un colpetto alla gamba e guardando i volti dei suoi fratelli come a sfidarli del contrario.



Il silenzio cadde di nuovo nello studio.



Bene, abbiamo dieci giorni per trovare una soluzione.” commentò Wrath con un sospiro.

Io avrei un idea” la voce stentorea di Rhage intervenne come un fulmine a ciel sereno mentre Vishous lo guardò sgranando gli occhi.

Porca puttana. Ma certo perché non ci abbiamo pensato prima?” esclamò





Qhuinn era irrequieto. Non era riuscito a dormire molto e adesso passeggiava per la stanza avanti e indietro, indietro e avanti.

Si sentiva in gabbia. Prigioniero di quelle quattro mura.

Come avrebbe fatto a resistere per un mese? Sarebbe impazzito prima ne era certo!!

Le tapparelle erano di nuovo calate avvolgendolo nel buio prima che il sole apparisse a bruciargli gli occhi ma sigillandolo ancora di più nel suo piccolo mondo. Prima almeno poteva vedere i giardini e la fontana adesso non gli rimaneva che accendere la televisione e pregare che i suoi fratelli non si facessero ammazzare per lui.

Sdraiato sul letto stava torturando il telecomando saltando da un canale all'altro quando sentì bussare alla porta.

Veloce s'infilò il cappuccio “Avanti” invitò il nuovo venuto ringraziando per quello strappo alle regole e pregando che con la compagnia non arrivasse qualche brutta notizia.

Ma ad entrare era solo Cormia.

Sono venuta a nutrirti. Devi metterti in forma. Più tardi Fritz ti porterà altro da mangiare” gli disse avvicinandosi cautamente.

Grazie, per l'offerta del tuo dono. Ma sto bene. Non ho bisogno di nutrirmi” le disse inclinando la testa e abbassando gli occhi al pavimento in segno di rispetto.

Oh no. Devi metterti in forze.” ribatté lei ridacchiando e ferendosi il polso “Alza appena il cappuccio e nutriti guerriero. ”

Non ha senso mia signora. Risparmia il tuo sangue per Phury, lui ne ha più bisogno di me” rispose Qhuinn sorridendo amaramente sotto al cappuccio.

Io non ne sarei così sicura Qhuinn” rispose avvicinando il suo polso alla bocca di lui.

Qhuinn sospirò. Se le avesse avute le zanne si sarebbero allungate a quel dolce profumo.

Allora ti ringrazio del tuo dono, sebbene non credo di meritarlo di più del tuo helleran” rispose lui poggiando le labbra sul suo polso e iniziando a succhiare quel dolce nettare.

Lei si sedette al suo fianco e con una mano gli accarezzò i capelli neri che iniziavano ad arricciarsi sulle punte

Ti stai sbagliando Qhuinn, è anche per il bene del mio helleran che sono orgogliosa di offrirti il mio sangue. Bevi guerriero, beni e preparati”



Qhuinn da sotto il cappuccio alzò gli occhi per cercare i suoi ma non li trovò poiché i buchi nel cappuccio si erano spostati, e fu un bene altrimenti avrebbe notato la tristezza sul volto di Cormia.

Lei sapeva già quello che sarebbe successo, e avrebbe pregato a lungo affinché nessuno, nemmeno lui, si facesse male.








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