giovedì 28 febbraio 2013

CAPITOLO 15 Cieco!


Capitolo 15   Cieco!!



Si decisamente una pazzia. Se i primi due o tre colpi riuscì a vederli e pararli facilmente il movimento per schivarli gli fece spostare il cappuccio.

Improvvisamente cieco Qhuinn incassò senza difendersi i due colpi successivi che lo fecero cadere a terra inerme.

Se fosse stato un combattimento vero sarebbe morto in pochi minuti.

Vishous si fermò sopra di lui. A cavalcioni su Qhuinn alzò il pugno ma non lo abbatté sul suo avversario. Qhuinn non avrebbe visto il pugno arrivare mentre cercava disperatamente di prendere aria sotto al cappuccio che si era appiccicato nuovamente alla sua bocca.

Ok ragazzo. E' tutto a posto. Riprendi fiato con calma ” gli disse Vishous alzando gli occhi furenti verso il braccio di John che lo teneva per la spalla.

Lui iniziò a gesticolare temevo volessi colpirlo gli spiegò lasciandolo libero e facendo un passo indietro.

Non temere John. Vishous non voleva certo fargli male, ma solo capire come se la sarebbe cavata” lo tranquillizzò Rhage tirando fuori un lecca-lecca e mettendoselo in bocca assorto.

Qhuinn si tirò a sedere aggiustandosi il cappuccio e tenendo la testa bassa. Lo sapeva che combattere sarebbe stato impossibile con quel coso sulla testa.

Forza tirati su e riproviamo” lo esortò V allungandogli la mano.

Qhuinn tirò su la testa e lo guardò da dietro i buchi. I suoi occhi spaiati erano dilatati dallo stupore.

E' inutile Vishous. Come mi muovo questo coso si gira e non vedo più nulla. Non si può combattere ciechi!” affermò sconsolato.

Questo lo dici tu!” la voce di Payne risuonò secca dalla porta. La bella sorella di Vishous, fasciata nella pelle nera da guerriero, avanzò fino a raggiungere il fratello “Ti assicuro che Wrath pur essendo cieco sa combattere perfettamente. Non ti ricordi come mi ha ridotto?” gli chiese inclinando la testa e sfidandolo ad obiettare.

Si ma Wrath è abituato” intervenne in difesa di Qhuinn, Blay preoccupato.

E con questo?” si voltò Vishous a muso duro squadrando i ragazzi con gli occhi che gli brillavano “Credete forse che non sia ancora il più forte? Pensate forse che non potrebbe ancora battermi o mettermi facilmente al tappeto? Lui ha solo imparato ad usare gli altri sensi”

Chiaro e succinto. Devi smetterla di affidarti completamente alla vista Qhuinn” intervenne Rhage.

Impara ad usare udito e olfatto per sapere dov'è il tuo avversario e le sue mosse” intervenne Zsadist dandogli una pacca sulle spalle dal dietro “e per far questo inizia con abituartici fin da subito” e con una mossa veloce gli girò il cappuccio.

Qhuinn divenne improvvisamente cieco nuovamente. Con il cappuccio girato non vedeva più nessuno. Per un attimo si sentì sommergere dalla paura poi prese un respiro abbassando la testa per non incollarsi il cappuccio alla bocca e chiuse gli occhi concentrandosi sui suoi sensi sviluppatissimi.

Vishous davanti a lui sorrise nel sentire l'odore della sua determinazione fuoriuscire dal corpo del ragazzo.

Io sono davanti. Indicami dove sono i miei fratelli” gli chiese per fargli capire cosa voleva da lui.

Qhuinn si concentrò non era difficile. Sentiva l'odore dei lecca lecca di Rhage dietro di lui, quello della Glen Close di Bucht alla sua destra, il profumo dolce femminile di Payne vicino a Vishous. Ed era certo che l'odore metallico più discostato fosse quello della gamba di Phury. Il respiro pesante e controllato non poteva essere che quello di Z, mentre il fruscio metallico in sottofondo dovevano essere le armi di John.

Ma a colpirlo fu l'odore di Blay. Tante volte l'aveva sentito ma adesso gli sembrava più dolce, più buono. Era odore di amicizia ed affetto. Per fortuna non quello di vampiro innamorato altrimenti i fratelli lo avrebbero preso per il cu*lo finché campava.

Con la mano puntò i vari fratelli indicandogli e dando a ciascuno il suo nome.

Bravo. Vedi non è difficile” gli disse sorridendo Vishous “I lesser poi puzzano in maniera insopportabile normalmente...”

Qhuinn sorrise da sotto il cappuccio. Combattere era un altra cosa certo, ma aveva una settimana davanti... una settimana per imparare e questo avrebbe dovuto bastare.





Beth accompagnata da Wrath era ritornata nella sua casa. Stava sistemando tutto e rimettendo in ordine le stanze per renderle accoglienti ai suoi nuovi ospiti.

Era contenta che Wrath avesse accettato la sua offerta. Ospitare Qhuinn gli sembrava una cosa bellissima anche se adesso muovendosi fra i ricordi della sua vecchia vita sentiva un pizzico di nostalgia.

Wrath si era seduto sulla poltrona ad aspettarla e lei era sicura che la stesse osservando da dietro gli occhiali da sole. Vestito da combattimento il re era sempre più affascinante. I muscoli gonfi per gli allenamenti che continuava a fare guizzavano sotto la maglietta attillata nera. Malgrado la cecità era sempre un vampiro e un guerriero e lei lo sapeva. Aveva messo le armi da parte per il bene della sua razza ma lo spirito era sempre quello.

Sei malinconica leelan” le disse lui inclinando la testa da un lato mentre annusava l'aria intorno a se.

Tornare qua ha risvegliato tanti ricordi” gli rispose poggiando una fotografia sul tavolo, che la ritraeva al diploma, dopo averla guardata attentamente. Adesso si sentiva più matura e anziana malgrado fisicamente non fosse più invecchiata da quanto aveva compiuto la transizione.

Ti manca la tua vita precedente?” chiese lui con un filo di tristezza nella voce e una pacata curiosità.

No. Non potrei desiderare altro. Ma qui, ho lasciato tante cose, tanti ricordi” spiegò lei accarezzando con una mano il divanetto sul quale avevano fatto l'amore quando si erano conosciuti.

Se vuoi troviamo a Qhuinn un altro posto. Non sei certo obbligata a cedergli la tua casa. Non voglio che tu ti senta forzata.” rispose il re pensando che quello fosse il motivo del rimpianto del suo amore.

No. Non è quello. E' che qui... qui è iniziato tutto” rispose con un sussurro guardandolo con tenerezza.

Wrath si alzò. Un gesto velocissimo e atletico malgrado la sua massa e l'infermità e in un soffio le fu vicino.

La sua bocca si posò sul collo di lei, le sue mani la strinsero dolcemente accarezzandola facendole partire un milione di scosse su per il corpo “Hai ragione questo posto è speciale, perché tu sei speciale!” le mormorò risalendo con le labbra su per il collo e scivolando poi a mordicchiarle con le zanne l'orecchio.

Lei ridacchiò. Amava vederlo diventare dolce come un gattino, tenero e romantico per lei. Era l'unica con cui lo facesse, l'unica per cui buttava via la maschera da super macho - ammazza lesser. Per gli altri vampiri era il re, giusto e determinato, deciso e sicuro, un capo da ammirare, seguire, rispettare e temere.

Per i nemici un incubo fasciato in pelle nera, una macchina di morte senza esitazione, un avversario da abbattere a qualunque costo.

Ma per lei era la sua ragione di vita, il suo amore infinito , il suo sostegno o più semplicemente il suo splendido compagno.

E lei lo amava per questo rispettandolo per quello che era, accettandolo per il suo ruolo, smascherandolo nella loro camera da letto quando soli si abbandonavano al piacere donandosi l'uno all'altra in una comunione di fisico e spirito che non immaginava neanche potesse esistere prima di averlo incontrato.

Il suo amore... il suo re guerriero.

Le zanne di Wrath si erano allungate come il suo desiderio che adesso le premeva contro il fianco mentre l'odore del possesso e del vampiro innamorato si spargeva tutto intorno a loro.

Lui non era mai sazio di lei e anche Beth faceva fatica a trattenersi quando lui gli era così vicino, così inebriante e invitante.

Ricordi del loro primo contatto fisico le salirono alla mente risvegliando il suo corpo ed eccitando ancora di più Wrath che annusò il suo odore.

Credo che sarebbe bello ricordare assieme leelan” le disse stringendola ancora di più fra le robuste braccia godendo nel sentire il suo corpo così caldo, profumato e già pronto per lui mentre la sua mente pensava a una cosa sola Mia!!

Lei ridacchiò nuovamente sentendo i muscoli sodi e forti stringerla dolcemente come fosse fatta di cristallo e senza perdere un attimo appoggiò le labbra sulle sue iniziando un lento bacio pieno d' aspettative.

Guidato dalla voce dolce e armoniosa della sua femmina Wrath la seguì nella camera e ridendo come una bambina Beth gli afferrò la mano e lo guidò sul letto.

Qui staremo più comodi” gli mormorò passandogli la mano sul membro duro e lungo che premeva per ottenere libertà.

Non ho dubbi. Lascia solo che ti levi questi stupidi vestiti” ribatté Wrath facendo le fusa come un gatto.

Lei sorrise felice.

Il re era cieco ma in certe cose ci vedeva benissimo, così come era ancora bravo a combattere.

Gli occhi non erano indispensabili, lui lo sapeva. Per quello aveva chiesto a suoi uomini d'insegnare a Qhuinn a muoversi e combattere senza usarli.

Per questo sapeva che quel ragazzo avrebbe imparato a lottare con il cappuccio. L'importante è che non uscisse da solo e per questo non c'era che un modo. E di certo nessuno si sarebbe scandalizzato se l'amicizia fra i due ragazzi fosse andata oltre.

Nessuno di loro era un puritano, nessuno avrebbe avuto il coraggio di aprire bocca. Nessuno poteva scagliare la prima pietra. Tutti loro avevano avuto i loro problemi e nessuno si sarebbe scandalizzato se Blay e Qhuinn fossero finiti a letto assieme.





Blay osservava Qhuinn combattere alla cieca. Una volta capito cosa doveva fare sembrava cavarsela abbastanza bene.

Ma lui non era preoccupato per questo. Non aveva dubbi che avrebbe imparato a cavarsela, infondo Qhuinn era un cazz*one ma sapeva il fatto suo. Nooo a spaventarlo di brutto era l'altra parte del piano.

Wrath gli aveva chiesto di trasferirsi da Beth con Qhuinn. Avrebbe dovuto tenerlo d'occhio e controllare che non uscisse da solo a caccia di lesser mettendosi così nei guai. Un vizio che Qhuinn conosceva fin troppo bene!!

Ora questo non era un problema, in qualche modo era abituato a controllarlo a intervenire per salvargli il culo. Tante volte lo aveva già fatto. Nooo non era certo questo a terrorizzarlo.

Ma il convivere invece si.

L'averlo tutti i giorni nella stessa casa, dormire così vicini senza nessuno che potesse interferire, era, non solo preoccupante, ma decisamente difficile da gestire.

Il solo pensarci e immaginare la situazione risvegliava in lui pensieri assai poco casti e un brivido freddo gli percorreva la schiena ogni volta. Loro due a vivere da soli proprio come se fossero stati una vera coppia. Brutto imbecille che non sei altro si disse cercando di non pensarci e di concentrarsi invece sui pesi che alzava in maniera ritmica.

Ma d'altronde qualcuno doveva fargli compagnia e controllare che non facesse cazzate come al solito e l'unico scoppiato era proprio lui a parte Thor. Ma il fratello stava tornando a riprendere il suo ruolo come capo della confraternita ed era necessario in casa per coordinare le operazioni di caccia. E poi qualcosa suggeriva a Blay che Thor aveva altri interessi nel voler rimanere alla magione... interessi di tipo moltooo maschile!!



Blay sospirò ancora una volta mettendosi seduto sulla panca e guardando Qhuinn combattere contro Rhage. Se la cavava bene anche se non era certo ai suoi livelli, ma tutti sapevano che tenerlo segregato in casa sarebbe stato solo inutile.

La cosa più difficile sarebbe stato combattere in presenza di armi ma Zsadist aveva un idea precisa di come aiutarlo e Blay molta fiducia nel fratello sfregiato.

Era stato il loro istruttore al corso e sapeva quanto sul serio prendesse i suoi compiti.

Si Qhuinn dopo una settimana sarebbe uscito in grado di combattere completamente cieco mentre invece non lo sarebbe stato sul serio in quanto il cappuccio gli permetteva di vedere qualcosa.



E con John e Xhex quella notte Blay si avvio fuori per le strade. C'erano dei lesser da far fuori e dei tributi da recuperare.

Più ne avessero recuperati velocemente e meno Qhuinn avrebbe rischiato uscendo a combattere incappucciato. Era quella l'unica cosa che lui e i confrtelli potevano fare in quella lunga settimana mentre il suo amico si addestrava.

Qhuinn faceva parte della confraternita malgrado non portasse il segno sul petto, e nessuno si sarebbe tirato indietro o non avrebbe dato il massimo per aiutarlo. Tutti avrebbero continuato a lottare con determinazione fino al raggiungimento dei tributi, tutti avrebbero lottato con assiduità indifferenti ai rischi e alle ferite in nome di Qhuinn.


Nessun commento:

Posta un commento