mercoledì 13 febbraio 2013


CAPITOLO  5     In nome di Qhuinn



Lassiter aveva assistito alla partenza dei fratelli appoggiato alla porta in cima alle scale. Nessuno gli aveva detto nulla e lui una volta tanto era stato zitto e in disparte.

Non gli sembrava giusto intervenire, in fondo erano affari privati della confraternita e Wrath e gli altri fratelli lo avrebbero mandato a cagare come al solito.

Con un sospiro vide partire prima i gemelli e poi la squadra comandata da Vishous mentre Butch e Thor erano usciti per mettersi in viaggio.

Lui sarebbe stato solo a vedere, per ora... sapeva già che avrebbe dovuto vegliare sulle loro scelte ed eventualmente mettere un po' di sale in zucca a quei cocciuti di vampiri. In fondo era li per quello no??



Vishous si materializzò dove pochi minuti prima si trovavano Phury e Zsadist, subito seguito dagli altri.

Uno sparo echeggiò nel buio della notte proprio mentre facevano irruzione in quel capanno.

Lo spettacolo che si presentò ai suoi occhi gli fece capire che erano finiti nella tana del leone.

I gemelli erano con le spalle appoggiate ad un muro con un gruppo di lesser davanti a loro intenti a combattere come forsennati. Se non fossero arrivati gli altri fratelli sarebbero certamente finiti polpettine ma la cavalleria era arrivata e senza attendere un attimo si buttarono prontamente nello scontro.

Blay a John combattevano con una cattiveria e una determinazione da far paura, uccidendo tutti i lesser che capitavano fra le loro mani accecati dalla paura che qualcuno di quei bastardi potesse finire Qhuinn prima di poterlo liberare.

Rhage e V si erano buttati nella mischia per tirare fuori i gemelli dall'angolo in cui erano stati rinchiusi quando da una porta laterale saltarono fuori altri dieci non morti.

La battaglia infuriava a colpi di coltello, zanne, pugni, catene e qualsiasi oggetto d'arredamento che capitava sotto le mani di entrambi gli schieramenti.

V si abbassò appena in tempo per evitare una sedia sulla testa e alzando gli occhi vide Butch afferrare il non morto per la gola dal dietro e scaraventarlo a terra dopo avergli spaccato la schiena con un pugno.

“Ehi ma siamo finiti in un film di John Wayne?” gli chiese ridacchiando. Vishous scrollò la testa e spostò appena in tempo l'amico dal ricevere un coltello lanciato al volo nella schiena. “Direi più in uno di Bruce Willis” rispose tirando un calcio a un altro non morto che si era lanciato su di loro con il chiaro intento di sbudellarli con un forcone.



Nel frattempo John insieme a Blay e Xhex avevano fatto irruzione nella stanza affianco, da cui erano usciti i lessar, con la speranza di trovare Qhuinn tenuto prigioniero lì.

Ma la stanza era vuota. Tutti e tre si guardarono in torno stupiti. Possibile che tutti quei lessar fossero lì radunati a girarsi i pollici dal momento che la stanza era completamente priva di mobili se si escludeva un tavolo nel centro?

“Ma che cazzo?” disse Blay stupito.

Ci deve essere un passaggio segreto gesticolò John iniziando a battere con il manico del coltello le pareti spoglie.

“Giusto” confermò Xhex dirigendosi verso la parete opposta.

Blay si affannò ad aiutarli ma dopo pochi minuti fu evidente che non c'erano porte segrete nei muri.

“E adesso?” chiese Blay sentendo il panico serrargli la gola.

Solo il silenzio gli rispose. Tutti e tre stavano pensando la stessa cosa. Se Qhuinn era dietro a un muro invisibile come lo era stata Xhex, non lo avrebbero mai trovato. Sarebbe stato vicino, ma lontano nello stesso tempo.

“Porca puttana” con un balzo Blay ritornò nella stanza da cui erano entrati.

Forse c'era qualche altro ambiente da esplorare, sperò con tutto il cuore incapace di arrendersi all'evidenza.

La battaglia nel frattempo era finita. Butch stava aspirando i lesser feriti mentre Tohr stava aiutando Rhage a mettersi seduto. Il fratello era nudo e tremante segno che la bestia aveva fatto la sua apparizione e anche una bella indigestione come al solito.

Anche Z era seduto per terra con Vishous che gli stava fasciando una gamba.

Phury invece girava a perquisire i cadaveri rimasti dei lesser sequestrando documenti e cellulari.

Quando Blay entrò nella stanza Phury si tirò in piedi. “Avete trovato Qhuinn?” gli chiese avvicinandosi speranzoso.

“No. Non c'è traccia di lui. Layla deve essersi sbagliata” rispose abbassando gli occhi che si stavano riempendo di lacrime mentre si rendeva conto che non c'erano altri ambienti da controllare.

Phury scosse la testa. “No. Non è possibile. Deve essere qua. Era molto sicura” rispose a denti stretti.

Senza una parola Vishous che si era avvicinato seguito da Z che zoppicava si diresse verso un lesser che senza un gamba stava cercando di trascinarsi fuori dalla porta per fuggire nella notte.

Con un balzo ferino lo sdraiò sulla schiena e preso il pugnale glielo appoggiò alla gola “Dove è il ragazzo che avete catturato?” gli chiese

Il lesser iniziò a balbettare “No... non so a chi ti riferisci”

Gli occhi di V brillarono mentre veniva raggiunto anche dagli altri compresi John e Xhex che li avevano raggiunti dopo aver perquisito la stanza inutilmente.

“Ascoltami bene stronzetto. Se vuoi raggiungere il tuo amichetto Omega velocemente e senza soffrire troppo ti conviene capire al volo e parlare altrimenti potrei divertirmi un po' con te” lo minacciò incidendo con il coltello un lungo taglio sul petto del lesser.

“Io … io sono appena arrivato. Non so nulla” rispose il non morto.

“Risposta sbagliata” affermò V piantando il coltello nella spalla del lesser e provocandogli un urlo di dolore.

“Attenti” l'urlo di Tohr arrivò appena in tempo.

Un lesser dai capelli bianchi cenere spuntò dalla stanza che doveva essere in teoria vuota con un mitra e aprì il fuoco sui fratelli.

La sventagliata mancò il suo bersaglio proprio grazie a Tohr che atterrò il fore-lesser da dietro.

“Non lo uccidere” l'urlo proveniente da Phury arrivò troppo tardi e il fore -lesser scomparve in un lampo.

V riportò l'attenzione al loro prigioniero ma non c'era nulla da fare la raffica di mitra gli aveva preso in pieno il volto spappolandolo. Anche volendo non avrebbe più potuto parlare.

Con un moto di stizza impugnò il coltello dalla lama nera e trafisse quel lurido essere spedendolo al suo padrone con un lampo.

“Nooo” Blay si lasciò scivolare al suolo. Avevano perso la possibilità di trovare Qhuinn e il mondo gli crollò addosso con tutto quello che c'era sopra.

Ma i fratelli non intendevano arrendersi.

“Quel bastardo di un lesser deve essere spuntato da qualche parte” commentò Zsadist dirigendosi zoppicando verso la stanza con gli occhi che gli bruciavano di rabbia .

In silenzio lo seguirono tutti a parte Butch e Rhage che stavano decisamente male e che si erano seduti vicino cercando di non essere un ostacolo per le ricerche.

Ma Zsadist si bloccò sulla porta della stanza seguito dagli altri.

Dal soffitto adesso aperto con una botola c'era una corda che penzolava fino al tavolo.

“Porca put*tana” gridò Blay salendo la corda con una velocità impressionante.

John e Xhex lo seguirono immediatamente incuranti delle raccomandazioni dei fratelli di fare attenzione. Potevano esserci altri nemici rintanati lassù.

Blaylock spuntò nella soffitta. Era completamente al buio a parte una finestrella piccolissima e al suo centro c'era un grosso tavolo.

Non aveva bisogno di luce per rendersi conto che legato sopra c'era Qhuinn.

“Qhuinn” gridò lanciandosi verso l'amico.

Ma quando fu davanti a lui rimase fermo senza sapere più che fare.

Il corpo nudo di Qhuinn era ricoperto di ferite. C'erano ustioni fatte con qualche ferro rovente, tagli, lividi ma la cosa che lasciava sconvolti era la quantità di sangue che gli ricopriva la parte inferiore del viso.

Dalle labbra aperte nel tentativo di respirare usciva un grosso rivolo di sangue che gli era colato sul mento e sul petto ricoprendo la carne martoriata.

Gli occhi spaiati erano chiusi e il petto si muoveva furiosamente alla ricerca di aria che evidentemente faceva fatica ad entrare.

“Qhuinn sono Blay” gli disse avvicinandosi lentamente all'amico e accarezzandogli i corti capelli neri.

Il ragazzo ferito e sofferente aprì gli occhi e li sbatté incredulo.

Il suo incubo era finito, forse adesso finalmente avrebbe smesso di soffrire.

“Ucci..di..mi” cercò di dire ma come aprì le labbra altro sangue ne uscì mentre iniziava a tossire violentemente.

“Non dire scemate. Ti porteremo a casa e guarirai. Devi guarire. Non mi puoi lasciare solo” lo supplicò Blay alzandogli la testa per aiutarlo a respirare. Nel frattempo John e Xhex li avevano raggiunti e avevano tagliato le corde che lo legavano al tavolo.

John avrebbe voluto dirgli che era lì con lui, che lo avevano liberato ma Qhuinn aveva chiuso gli occhi sfinito lasciandosi scivolare nell'incoscienza fra le braccia di Blay che lo stringeva al suo petto piangendo sommessamente.

“Blaylock lascialo andare. Fammi vedere cosa posso fare.” la voce di Vishous forte e sicura servì da ancora a Blay che adagiato nuovamente Qhuinn sul tavolo fece un passo indietro.

V era quello che di meglio poteva servire al momento. Era infatti il guerriero più in gamba ad occuparsi dei feriti.

Con gli occhi che gli brillavano di rabbia si chinò su Qhuinn e si rese conto che il problema maggiore era proprio l'emorragia proveniente dalla bocca.

Ma cosa la stesse provocando era un mistero dal momento che aveva tutta la cavità orale riempita di sangue. Le altre ferite erano state dolorose ma non erano pericolose constatò assicurandosi che il sangue non provenisse da qualche polmone forato da una costola rotta.

Gli era andata bene. Di costole a pezzi ne aveva almeno tre ma nessuna sembrava aver fatto danni irrimediabili.

V si girò per chiedere gli portassero il suo zaino di pronto soccorso e una coperta che si trovò il tutto sotto il naso. Phury sapeva che gli sarebbero servite e invece di precipitarsi su era andato a recuperare nelle macchine l'occorrente.

“Grazie Phury” gli disse prendendo la coperta e avvolgendoci il corpo martoriato e nudo di Qhuinn. Poi afferrò tutta una serie di compresse di garza e provò a ripulirgli la faccia e la bocca. Ma fu un operazione inutile, come puliva il sangue ne usciva altro.

“Bisogna portarlo a casa di corsa. Manny e Jane sono sicuramente più attrezzati di me” disse sollevando il corpo fra le sue braccia poderose.

Qhuinn come sentì prendersi in braccio iniziò a tossire convulsamente.

Il sangue della bocca gli era andato di traverso e respirare era dolorosissimo.

“Cerca di resistere Qhuinn, presto saremo a casa” gli mormorò Vishous afferrando una siringa piena di morfina.

Non poteva fare molto per lui ma almeno non gli avrebbe fatto sentire il dolore del viaggio.

Qhuinn sbatté gli occhi e con la mano massacrata lo afferrò per la canottiera provando a parlare. Ma la voce si rifiutò di uscire e solo altri colpi di tosse e sangue scivolarono fuori.

“Stai zitto ragazzo. Non cercare di parlare. Andrà tutto bene” gli mormorò Vishous avvicinando l'ago al suo braccio.

Ma Qhuinn scosse la testa. Voleva parlare, loro dovevano sapere.

Così iniziò a muovere le mani e le braccia doloranti fissando negli occhi John. I gesti non erano precisi e completi ma lui sperava che il suo amico riuscisse a tradurli ugualmente Non ho parlato, non ho tradito. Vi giuro che non ho rivelato nulla.

E non fu solo John a capirli ma tutti i guerrieri che erano lì vicino capirono il significato dei gesti e il loro cuore se da un lato esultò nel sapere che le loro shellan erano al sicuro da un lato tremo di riconoscenza e dolore.

Quel ragazzo si era fatto massacrare per salvarli.

“Stai stranquillo Qhuinn. Ne eravamo sicuri. Sappiamo che sei un maschio di valore. Ma adesso dormi che ti portiamo a casa” e l'ago entrò nel suo braccio portando con se finalmente un po' di pace al suo corpo dolorante.

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