giovedì 28 febbraio 2013

CAPITOLO 11 Novità


CAPITOLO  11    Novità



A Qhuinn aveva girato la testa, le forti emozioni provate unite alla debolezza che non lo aveva affatto lasciato lo avevano messo a dura prova.

Non si ricordava come e quando era rientrato in camera sua. Una fitta nebbia avvolgeva gli ultimi avvenimenti successi dopo che era rimasto solo in bibloteca. Solo adesso aprendo gli occhi si rese conto di essere nella sua vecchia camera in boxer e basta.

Aveva freddo. Malgrado la coperta sentiva brividi gelati attraversargli il corpo mentre sdraiato cercava di riallacciare i fili dell'accaduto e collegarli con il tessuto del possibile futuro.

La situazione era fin troppo chiara.

Sarebbe rimasto chiuso lì dentro e confinato finché i fratelli non avrebbero preso tutti i trofei necessari da offrire alla madre della razza.

Qhuinn, all'idea, era tutt'altro che entusiasta. Avrebbe voluto scendere sul campo con i fratelli, battersi al loro fianco per il suo onore, ma combattere con il cappuccio che gli impediva di muoversi con sicurezza, era fuori questione, senza contare che si sentiva uno straccio.

Un budino era sicuramente più solido di lui in questo momento.

La porta si aprì e Jane si presentò con un bicchiere d'acqua e alcune pastiglie in mano.

Dovresti prendere queste. Ti tireranno un po' su e poi chiederò a Fritz di cucinarti qualcosa. Pensi di riuscire a mangiare?” gli chiese.

Qhuinn ci pensò un attimo. La bocca gli faceva ancora male ma se voleva riprendersi velocemente doveva sforzarsi.

Si. Credo di si” rispose. Voleva mettersi in forma e poi sarebbe andato via. Era inaccettabile rimanere chiuso lì a farsi coccolare mentre i suoi fratelli avrebbero rischiato la vita al posto suo. A tutto c'era un limite in fondo.

Ma Jane sapeva quello che faceva perché come si tirò seduto si dovette di nuovo sdraiare. Tutto si era fatto sfuocato e avvolto da un velo grigio mentre la testa andava a farsi un giro per i fatti suoi.

Ti sei stancato troppo. Lo avevo detto a V e Wrath che eri ancora troppo debole. Ma avevano fretta. Credo che volessero muoversi prima di un eventuale ripensamento della Vergine Scriba” si giustificò con un sospiro.

Va bene così non ti preoccupare.” le rispose lui sapendo però di mentire. Ci avrebbe rimesso tempo a riprendersi purtroppo.

Jane stava per ribattere che la porta si aprì appena, appena.

Mettiti il cappuccio. Hai visite a quanto sembra” gli disse Jane facendo segno di entrare.

Qhuinn afferrò quell'arnese che gli avrebbe fatto una scomoda compagnia per il futuro e se lo infilò. Non avrebbe disonorato il suo ospite, anche se mettersi quella cosa lo faceva sentire ancora di più un esibizione da Luna Park di quanto non si sentisse già.

Per un attimo sperò e pregò che fosse Blay. Aveva voglia di vederlo anche se non avrebbe saputo cosa dirgli. Il rapporto fra loro era teso e la sua situazione non stava migliorando le cose.

Ma invece ad entrare con passo regale e nobile si trovò di fronte la bella Marissa.

Ciao Qhuinn” gli disse avvicinandosi con un sorriso raggiante sulle labbra.

Lui la guardò interdetto. Non aveva mai avuto molti rapporti con lei. Era sempre impegnata con il Porto Sicuro quando non era chiusa in camera con Butch. Anche durante i pasti chiacchierava con le altre shellan senza degnare di uno sguardo gli altri guerrieri. Eh si lo sbirro benché semi umano era geloso come tutti i maschi e non conveniva guardare troppo la sua femmina.

Ma Qhuinn l'ammirava. Definirla bella era limitativo.

Sono venuta a nutrirti” gli spiegò lei andando dritta la punto senza perdersi in inutili preamboli o giochi di parole.

Qhuinn aprì la bocca e la richiuse come un pesce bollito.

Non credo sia una bella idea. Butch non la prenderà bene” le rispose poi interdetto.

Lei ridacchiò. “Butch rispetterà il mio impegno preso davanti a tutti, e con il suo consenso, nella Biblioteca. Lui e gli altri fratelli sanno che non scherzavamo quando ti abbiamo offerto il nostro sangue” rispose impettita sedendosi sul letto.

Intendiamo nutrirti noi dal momento che le Elette non hanno il permesso di recarsi sulla terra e di provvedere al tuo sostentamento come stabilito dalla Legge. E siccome io e Cormia abbiamo il sangue più puro e sostanzioso e lei ha perso, eccomi qua” raccontò ridacchiando.

Sembrava una bambina che avesse aperto un regalo a Natale. Come era possibile si chiese Qhuinn cercando di capire cosa stesse dicendo.

Perso?” chiese Jane anche lei attenta e incuriosita dalle parole di Marissa.

Oh si, ci siamo giocate il privilegio di nutrire Qhuinn con la morra cinese” rispose ridacchiando “E ho vinto io, tre partite su cinque” concluse fiera della sua impresa.

Qhuinn sgranò gli occhi sotto il cappuccio. Si erano giovate il privilegio?? Aveva capito bene? A morra cinese??

Non riusciva a capire come fosse possibile. Non era certo un privilegio o una ricompensa nutrirlo. “Marissa, non mi sembra una bella conquista nutrire me e poi Butch non sarà contento.”

Hai proprio la testa dura Qhuinn ehh? Ma non sei stato a sentirmi?” ribatté lei scuotendo la testa leggermente infastidita di dovergli dare nuovamente delle spiegazioni. “Ti sei sacrificato per noi e quindi è un onore cederti il mio sangue per farti guarire. E Butch... non ti devi preoccupare di lui. Adesso è notte e lui è fuori a combattere con i fratelli e quindi quando tornerà sarà tutto fatto. Senza contare che tutti i fratelli sanno che noi shellan intendiamo nutrirti e nessuno di loro protesterà” concluse decisa cercando i suoi occhi dietro ai buchi nel cappuccio.

Ne sono sicurissima” disse Jane. “Potessi lo farei anch'io” aggiunse con un sorriso.

Non ti devi preoccupare Jane. Abbiamo già stabilito l'ordine e siccome tutte vogliamo partecipare il nostro buon Qhuinn rischierà solo l'indigestione” aggiunse scoppiando a ridere.

Qhuinn invece era rimasto in silenzio attonito.

Allora vuoi iniziare?” gli chiese lei portandosi il polso alla bocca e facendosi un piccolo taglio con le proprie zanne.

Il sangue sgorgò fuori rosso, denso e profumatissimo per Qhuinn, il quale iniziò a sentire una voglia immensa di sfamarsi.

Si passò la lingua sulle labbra e fissò gli occhi sul polso diafano di Marissa sul quale spiccavano le vermiglie gocce di sangue.

Sdraiati e tirati su il cappuccio in modo da liberare la bocca” gli ordinò lei chiudendo con il suo tono deciso qualsiasi possibilità di replica da parte di Qhuinn.

Lui ubbidì prontamente affamatissimo e Marissa gli porse il braccio.

Il sangue forte e gustoso iniziò a scivolare nella sua bocca. Era un delizia. Non che quello di Mary facesse schifo ma il suo era decisamente migliore e soprattutto più nutriente provenendo da una nobile famiglia di vampiri.

E mentre succhiava gli occhi di Qhuinn si fecero pesanti dalla stanchezza e dall'appagamento finché esausto e sazio non crollò addormentato.

Sembra la piccola Nalla che si addormenta succhiando” commentò Marissa, guardandolo teneramente, e sfilando il polso per poi leccarsi la ferita e rimarginarla velocemente.

Era al limite. Credo che non avesse bevuto velocemente sarebbe crollato fisicamente oltreché psicologicamente” concordò Jane sfilandogli il cappuccio e mettendogli a posto le coperte.

Odio quel cappuccio” disse Marissa dando prontamente a Qhuinn le spalle.

Anch'io e sono sicura anche lui” aggiunse Jane raggiungendo l'amica che si era avviata alla porta.

Lasciamolo a dormire. Sono sicura che quando si sveglierà starà molto meglio” aggiunse uscendo con lei.

Non è che vorrà andare a caccia vero?” chiese Marissa improvvisamente preoccupata.

Credo di si” rispose Jane “Ma Wrath ha sentenziato che il ragazzo non può uscire fino a che i suoi medici gli daranno l' ok ed io e Manello siamo moltoooo scrupolosi” fini ridacchiando con l'amica.

Non lo avrebbero fatto uscire fino a che non fosse in piena forma... e Jane sapeva che ci sarebbe voluto molto, ma moltoooo tempo... forse il tempo necessario a recuperare duecentosettanta lingue di lesser...





A svegliare Qhuinn fu un colpo forte alla porta. Il ragazzo si svegliò all'improvviso aprendo gli occhi confuso.

Stordito si guardò intono per poi riconoscere la sua stanza perfettamente pulita e messa in ordine da Fritz.

Con un sospiro si lasciò coccolare dalle coperte. Si sentiva bene, la testa sgombra e lucida. Solo la bocca continuava a dargli fastidio e presumeva che quella sensazione di vuoto sarebbe continuata all'infinito.

Essere senza zanne era un po' come sentirsi nudo e indifeso. Una situazione decisamente spiacevole.

Ma doveva abituarsi di questo era certo. Solo sapeva che non si sarebbe mai abituato all'idea di avere anche l'amichetto in basso addormentato.

Neanche succhiando il sangue di Marissa aveva reagito sotto la cintola e addirittura si era addormentato. Definirlo una cosa insolita era riduttivo, visto come reagiva normalmente e la quantità di femmine e maschi, uomini e vampiri che si era scopato in quei due anni.

Di certo questo avrebbe messo il punto fine al suo rapporto con Blay.

Anche se il suo onore fosse stato recuperato e fosse diventato libero di girare e combattere con i fratelli nessuno gli avrebbe potuto rendere il suo essere maschio o le sue zanne perdute.

Forse era meglio così penso, dal momento che comunque aveva deciso di vivere in maniera casta, meglio non averci neanche tentazioni. Almeno non avrebbe corso il rischio di cadere nella trappola del fumo rosso di Phury o delle bottiglie di alcolico già fin troppo sue amiche normalmente.

Un altra serie di colpetti leggeri e un insulto pronunciato a bassa voce lo fece trasalire. Cosa stava succedendo dietro alla porta?

Deciso a scoprirlo scese dal letto. Era in boxer e si sentiva bene così a piedi nudi si avvicinò alla porta e l'aprii.

No decisamente non era quello che si aspettava e i suoi occhi si spalancarono. Porca puttana e adesso? Pensò rapido diventando rosso e sentendosi le gambe vacillare all'improvviso.





Jane era contenta di vedere che Qhuinn stava meglio ed era felice che si fosse nutrito da Marissa.

Con lei raggiunse le altre shellan che si erano radunate in camera di Bella a chiacchierare e giocare con la piccola Nalla in attesa del rientro dei guerrieri usciti a caccia di lesser da offrire per conto di Qhuinn.

Ciao” le salutò guardandole una per volta con uno sguardo nuovo negli occhi.

Non si era mai sentita così. Mai si era sentita così parte integrante di quella famiglia. Lei era sempre stata il medico. Quella a cui si rivolgevano in caso di bisogno.

Lei curava i loro hellren quando ne avano bisogno, aveva fatto partorire Bella e le aiutava con i problemi di salute. Ma il tutto era stato asettico.

Lei il medico freddo e capace, loro le pazienti che avevano bisogno di aiuto.

Sapeva quanto amavano i loro maschi, e che erano disposte a tutto per loro.

Ma vederle agire così per Qhuinn. Bhe l' aveva commossa!!

Tante cose stavano cambiando e forse anche lei. V lo era o si sforzava di esserlo, ma lei??

Bhe essere lì con loro era già un bel cambiamento.

Anche loro sembravano stupite e quando Beth l'abbracciò per un momento si dimenticò di materializzarsi.

Poi però sentì le sue mani sulle braccia e capì quanto in realtà fossero unite.

Se loro erano tutti fratelli fra guerrieri, loro le loro shellan erano sorelle e non solo di nome, ma di fatto.

Sorelle che lottavano non contro i lesser ma per sostenere i loro maschi, i guerrieri, i protettori della razza... la loro razza... la sua razza o perlomeno quella a cui ormai si sentiva legata come in una vera famiglia.


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